lunedì 31 marzo 2008

The Twelve n. 2 - Straczynski è convinto che per essere Alan Moore ogni pagina debba essere piena di dialoghi lunghi e noiosi.










vabe' dai, non è poi così male. Sui forum mmerigani questa serie è molto apprezzata, ma adesso aspetto di averla tutta prima di leggerla...

domenica 30 marzo 2008

Ultimates v3 1-3 - È un brutto fumetto, e questo è tutto. Loeb tenta la carta sessualizzazione in tutte le forme possibili, facendo finta di fare il perverso quando invece è solo un moralista. Esaspera i rapporti che altrimenti sarebbero solo accennati, rende gli Ultimates un gruppo corrotto e demenziale, in cui i personaggi sono solo entità astratte che ripetono incessantemente le loro stronzate. Madureira è bravo, niente da dire, ma dove sono i bei colori piatti di una volta? Tutte queste sfumature, questi toni cupi, opachi, cercano di rendere tridimensionale il disegno, ma fanno solo l'effetto di un brutto quadro nel salotto della nonna.

sabato 29 marzo 2008

Umbrella Academy 1-6 - La sorpresa degli ultimi tempi è questa miniserie bizzarra, uscita dal nulla, piena di richiami ad altri fumetti, film, storie, ma fresca! A metà strada tra un film di Wes Anderson e Cyborg 009, con l’aggiunta di viaggi nel tempo, scimmie intelligenti, apocalissi e Igor Stravinskij. Wow.

venerdì 28 marzo 2008




DMZ 1-5 - L'idea su cui si basa la serie è potentissima, ma soffre della recente manghizzazione narrativa dei fumetti americani: un albo non basta, una raccolta di cinque neppure, ci vogliono i tankobon! Questo primo volume mostra sì una Manhattan come Sarajevo, coi cecchini, le violenze, l'insicurezza e tutto quanto (l'episodio dello zoo suggestivo e bello); ma allo stesso tempo è puramente introduttivo della situazione e dei personaggi. Impostata come la imposta Brian Wood, DMZ è una serie che potrebbe andare avanti per secoli, in fin dei conti finora non c'è un intreccio, solo diverse situazioni descritte dal protagonista. Niente di male in questo, se non un minimo di frustrazione per il lettore. I disegni non mi piacciono, ma è un problema mio.

mercoledì 26 marzo 2008

Countdown to Final Crisis #05



Cazzo, ma stiamo scherzando? (no, purtroppo no)
E buon Kamandi a tutti.

(Grant, pensaci tu, fa' un favore)

New Avengers #39



Dai, si parte bene - davvero! Questi primi assaggi della Secret Invasion non sono affatto spiacevoli, soprattutto perché sembra che Bendis possa davvero riuscire a tenere sotto controllo il tutto; poi quei due o tre indizi che lascia trasparire dai discorsi dello skrull fanno intendere qualche tema non banale e tutto sommato intrigante. Mack, ai disegni, fa il suo sporco lavoro, anche se tende un po' al micragnoso con qualche sfondo nero di troppo.

Adolescent Radioactive Black Belt Hamsters n. 1 - Uh?

martedì 25 marzo 2008

Ma i fratelli Luna ci sono o ci fanno?


The Sword 1-5 - Fratelli Luna. Dopo aver letto Girls e i primi cinque numeri di questa nuova serie, ancora non riesco a capire se i fratelli Luna sono degli autori interessanti oppure due mentecatti che hanno letto troppi libri di Stephen King. Di sicuro hanno studiato le regole della sceneggiatura, la caratterizzazione dei personaggi e quel minimo di photoshoppe che gli permette di non dover disegnare completamente tutte le tavole. Ma se Girls aveva dalla sua una trama bizzarra non del tutto (per fortuna) spiegata, e un sottotesto abbastanza evidente (e divertente, anche), questa nuova serie sembra procedere in modo abbastanza prevedibile, con una trama scontata e personaggi non particolarmente tratteggiati. La forza dei fratelli Luna è negli effettacci, nel creare affetto (ma mai simpatia, eh) per i personaggi per poi ammazzarli turpemente (protagonisti a parte), ma ecco, sembra un po' tutto qua.

martedì 18 marzo 2008

I have a bad feeling about this



Eccola, eccola lì la cazzatona, giusto dietro l'angolo: giugno '08, Captain America #39. L'avevo detto io, oh, se l'avevo detto.

Alcuni buoni motivi per odiare Greg Land



A me che il Land fototracci non frega nulla, ma almeno cambiasse quello straccio di foto che usa, ogni tanto, tipo anche solo una volta ogni due mesi.

venerdì 14 marzo 2008

Questo invece non è male, per ora...


Wolerine 62 - Lasciamo perdere che Wolverine è ovunque e questo mese in Ammeriga esce pure una miniserie a suo nome. Cambia team creativo e finalmente questa testata sembra tornare decente (i numeri precedenti erano illeggibili). Wolverine va alla ricerca di Mistica in Afghanistan, questa la trama. Jason Aaron, lo scrittore (chi è?) tratta una un pelo cinicamente la questione mediorientale, ma riesce a costruire un numero con un paio di colpi di scena ben giocati. Ron Garney è bravo, niente da dire, ma da domani credo che indirrò una raccolta di firme per proibire l'uso di fotosciop per creare effetti sfuocati: non se ne può più. Sono brutti, cazzo.

giovedì 13 marzo 2008

Penance - Relentless (#1-#5 di 5)



Una cosa bisogna concederla, al Jenkins: sa trattare bene il personaggio principale, dandogli motivazioni, introspezione e spesso quella nota dolente che tanto fa impazzire i lettori più adulti (e alla quale neppure io sono immune). Per dire, Sentry m'era piaciuto parecchio, e amen se dopo il personaggio è diventato più un problema gestionale che altro (vedi i salti mortali fatti in World War Hulk per tenerlo fuori il più possibile in stile "mi si nota di più se non vengo o se vengo e me ne resto in un angolo?"). Qua il Penance, ex Speedball (quello sì un personaggio atroce), si muove bene, c'ha il costumino bondage S&M, la tristezza mortale, le pose giuste etc etc, ma tutto il pippone sui numeri è francamente idiota, e la storia si risolve in una tarantinata della prima ora di cui non viene neppure mostrata la parte più divertente. Per il resto non c'è molto da dire, a parte i siparietti comici fra Stark e un Osborn sempre strafatto.
Gulacy ai disegni non è molto convincente - mezzo Steranko, mezzo Veitch, mezzo bolso... mah.

Questo poi è veramente un brutto fumetto


X-Force 1-2 - Quattro deficienti armati di lame o artigli vanno nella sede di setta cattoammazzamutanti, vestiti di pelle nera, e, come dice mia morosa, fanno merda. Testi brutti, bruttissimi disegni pittorici - no veramente: della serie: come sprecare una buona tecnica per fare cazzate orrende - cioè voglio dire, a questo punto era meglio Liefeld. Andate affanculo voi e la vostra merda pittorica.

mercoledì 12 marzo 2008


Cable 1 - Da quello che leggo in giro per blog e forum devo essere l'unico al mondo che ha trovato Messiah Complex una cagata colossale. Più che altro, un grande dispendio di energie per nulla, nulla di nuovo. Non leggevo gli X-men da anni e l'unica cosa che mi ha un po' sturbato è stato trovarmi di fronte a un paio di personaggi nuovi... veramente alla fine l'idea è stata di star leggendo qualcosa di frammentario e, soprattutto, già visto. Comunque. Il megacrossover ha portato all'apertura di qualche nuova testata: X-Force (domani la recensione) e Cable. Diciamoci la verità: Cable è un personaggio inutile, lo è sempre stato, e non si capisce tutto il suo successo. Sarà la cicatrice sull'occhio che gli dà quell'aria vissuta, saranno le pistolone che gli disegnava Liefield. Questo numero, abbastanza insulso ma gradevole, sembra porre le basi per una trama avvincente - una specie di Lone Wolf and Cub all’ammericana con l'aggiunta di viaggi nel tempo - ma lo fa con una lentezza tale che serviranno almeno una decina di numeri per poter capire se vale la pena di seguirla. Non discuto dei disegni: odio, odio i disegnatori pittorici. Olivetti si salva perché sa impostare delle sequenze non banali, ma questi colori mi fanno SCHIFO! BASTA! SMETTETELA! VI ODIO!

* SPOILER*

Ah, i blog mmericani sono in sollucchero perché in questo numero Cable cambia un pannolino. Vabe'.

martedì 11 marzo 2008

Atom Eve #1 e #2 (di 2)



Se e quando mi deciderò a scrivere qualcosa su Invincible (almeno prima che lo facciano gli altri due bei tomi che girano da queste parti), sarà sicuramente qualcosa di positivo sulle doti di freschezza, ironia, sodezza narrativa e bell'indulgere in oscuri e sanguinari colpi di scena del Kirkman. Ora, Atom Eve, piccolo spin-off sulle origini del personaggio più bono di Invincible, mantiene solo una di queste qualità (il bagno di sangue atroce e improvviso), che però, isolata, stride parecchio e non riesce ovviamente a tener su tutta la baracca. Benito Cereno (nom de plume di Jamie Groover) cerca di essere il più possibile sarcastico e di mantenere un passo disinvolto (cerca insomma di ricalcare il Kirkman alla meno peggio), ma i passaggi di scena sono goffi, i personaggi quasi tutti macchiette e la sottotraccia tragica risulta al meglio grottesca. Non parliamo poi di Bellegarde che, alle matite, storpia e deforma anche là dove non dovrebbe: se in Brit, data l'ambientazione e il personaggio, questo stile funziona, qua fa solo storcere la bocca.

lunedì 10 marzo 2008


Uncanny X-men 496 - ok la vicenda di San Francisco diventa più curiosa - forse gli X-men non hanno mai vissuto un'avventura di questo genere, in mezzo a hippy drogati - , ma l'impressione è che Brubaker abbia dei violenti problemi a gestire così tanti personaggi. In fin dei conti non succede nulla. I disegni sfoggiano inquadrature mozzafiato (dall'alto, dal basso, da destra, da sinistra), ma ancora c'è qualcosa che non mi quadra: non capisco tutta questa patina pittorica che inonda le testate marvel. Qualcuno me la sa spiegare? È un tentativo di realismo? È per contrastare la manghizzazione del mercato? Per coprire una sostanziale pochezza delle storie? Non riesco, non riesco sul serio a capire. Comunque godibile, ma un poco inutile.


Uncanny X-men 495 - Da un punto di vista meramente personale i disegni così realistici sugli X-men non mi piacciono. Troppo nerd, troppo "adesso ti faccio vedere io quanto figa è Emma Frost". Per non parlare delle scene demenziali di Ciclope ed Emma in vacanza nella terra selvaggia. Claremont si rigira tra gli Exiled. Sarà che Brubaker non si trova a suo agio coi super gruppi, sarà che pensa che i lettori degli X-men siano decerebrati, ma questo numero è fin troppo interlocutorio: per cosa dovremmo aspettare con ansia il prossimo? Per sapere perché a San Francisco tutti si comportano come degli hippy? Mapperfavore.

domenica 9 marzo 2008

The Spectacular Spider-Man ep. #1



Dai, pur se indirizzata ai più giovincelli, a vedere questo primo episodio non è davvero malvagia la nuova serie dedicata all'arrampicamuri, "The Spectacular Spider-Man": il lavoro di regia è buono e spesso non banale, il char design di Sean Galloway è di una giusta coolness (anche se: 1 - siamo dalle parti dell'oramai solita ibridazione anime/tratto spigoloso; 2 - le narici a triangolino di Peter, quando ci sono i primi piani, m'hanno un po' impressionato), e Weisman alla produzione fa ben pensare (Gargoyles anyone?). La storyline si rifà a grandi linee più all'universo Ultimate che non a quello classico, e, grazie a dio, ci sono gli spararagnatela meccanici; una computer grafica non invadente e un buon passo narrativo completano il tutto.

Batman 655-674

la domanda: cosa succederebbe ad un uomo -preferibilmente ricco e orfano a causa dell'assassinio dei suoi genitori- se nel giro di 15 anni diventasse un giustiziere mascherato, accogliesse in casa un giovane circense abbandonato, se vedesse morire un ragazzino praticamente adottato, se gli venisse pure spezzata la schiena e se nel frattempo la città che ha giurato di proteggere diventasse "terra di nessuno"?
la risposta ce la dà morrison, che cerca di cucire una vita attorno al personaggio-icona di batman, dandogli un figlio, una nuova fiamma e tanti dubbi. senza dubbio morrison si ricollega alle atmosfere del batman di o'neill e di englehart (neeeerddd!), cupe ma avventurose, e in questo è coadiuvato dal bravo tony daniel che, se ben inchiostrato (leggi: se le chine sono di sandu florea) mostra una certa versatilità, rifacendosi allo stile ora di neal adams, ora di jim lee, ora (ebbene si!) di jim aparo.
pensare che la prima saga, "batman & son"(disegni di andy kubert), non mi aveva certo esaltato. ma era solo il punto di partenza per un viaggio che ti trascina nel presente (il mistero dei tre batman), nel passato (il club degli eroi, superbamente disegnato da j.h. williams) e nel futuro (cfr. batman n.666).
e, in perfetta antitesi con la moda imperante degli scrittori a tempo (contratti per 6 o 12 numeri, che fà molto figo) il buon grant annuncia di avere tutta l'intenzione di continuare a scrivere storie del pipistrello ancora per molto tempo...

venerdì 7 marzo 2008

New Exiles 1


Perché Chris? Perché? Ci vuole una pazienza infinita per arrivare alla fine di questo primo numero. È evidente che alla Marvel non possono liberarsi di Claremont. Probabile che il vecchio conservi delle foto imbarazzanti di Quesada vestito da Batman che si fa fare le cosacce da un piccolo Robin prostituto. Ok, non si può dire che sia un brutto fumetto. Forse inutile sì. Insomma: hai la possibilità di iniziare una nuova serie, tutta tua, svincolata dalla continuity Marvel e la cosa più emozionante che sai fare è far indossare a Rogue una tenuta di latex rossa? Capisco sì, si devono presentare i personaggi in modo che i nuovi lettori non si incasinino e si devono soddisfare i vecchi lettori con una buona dose di continuità, ma c'è un limite a tutto!



(No forse no).

martedì 4 marzo 2008

Il QUIZ!



Cosa rappresenta questa vignetta? In premio un negroni!


Ultimate Fantastic Four 50
- Alla marvel non hanno ancora capito che qui in Italia ci sono disegnatori molto migliori di questo Kirkham e che probabilmente chiedono anche meno soldi. Perché dobbiamo sopportare questi insulsi cloni di Turner quando già Turner è un idiota? Perché? Eh? Non c’è nessun buon motivo per leggere sta roba.