giovedì 13 marzo 2008

Penance - Relentless (#1-#5 di 5)



Una cosa bisogna concederla, al Jenkins: sa trattare bene il personaggio principale, dandogli motivazioni, introspezione e spesso quella nota dolente che tanto fa impazzire i lettori più adulti (e alla quale neppure io sono immune). Per dire, Sentry m'era piaciuto parecchio, e amen se dopo il personaggio è diventato più un problema gestionale che altro (vedi i salti mortali fatti in World War Hulk per tenerlo fuori il più possibile in stile "mi si nota di più se non vengo o se vengo e me ne resto in un angolo?"). Qua il Penance, ex Speedball (quello sì un personaggio atroce), si muove bene, c'ha il costumino bondage S&M, la tristezza mortale, le pose giuste etc etc, ma tutto il pippone sui numeri è francamente idiota, e la storia si risolve in una tarantinata della prima ora di cui non viene neppure mostrata la parte più divertente. Per il resto non c'è molto da dire, a parte i siparietti comici fra Stark e un Osborn sempre strafatto.
Gulacy ai disegni non è molto convincente - mezzo Steranko, mezzo Veitch, mezzo bolso... mah.

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