lunedì 15 dicembre 2008

Marvel Major Events: 2 - The Kree-Skrull War (Avengers #89-#97, 1971-1972)


Trama
I Vendicatori se la spassano un po' con Capitan Marvel, i Kree e gli Skrull (e già che ci sono fanno una capatina pure dagli Inumani). Nel mezzo abbiamo un viaggio allucinante all'interno del corpo androide di Visione, una continua stracciatura di palle da parte di Rick Jones* (l'everyman marveliano più sciapo in assoluto), una riproposizione della caccia alle streghe maccartista in salsa aliena, e, per finire, un po' di botti interstellari.

Giudizio sintetico
Più che una vera e propria saga si tratta di una collezione di episodi che vanno a costituire un quadro alquanto disomogeno, dal quale si apprendono un po' di notizie sia sulla storia dell'universo Marvel, sia sulle razze presentate. L'intera storyline si basa su citazioni palesi di film o eventi politici del recente passato ammeregano, e anche se il tutto è ben spruzzato di flashback, rivelazioni e una buona delinazione dei rapporti fra i personaggi, il procedere narrativo è vistosamente forzoso e poco coeso. Non mancano, come già scritto, dei passaggi interessanti: ad esempio come si presenta il corpo di Visione all'interno, oppure come mai la Terra è in mezzo a tutte le beghe cosmiche che accadono ogni altro giorno.

Son cose
Le matite di Neal Adams sono qui qualcosa di magnifico: pose plasticissime, inquadrature ardite, primi e primissimi piani d'alto impatto, angolature deformanti - insomma, tutta una galleria di trovate visive davvero sontuosa (l'altro disegnatore, Sal Buscema, non si discosta molto da una coscienziosa reimpastatura kirbiana della tavola - buono, ma niente di eccezionale).

Saltano agli occhi
-gli skrull che vanno in vacca, letteralmente: si tratta di una ripresa di Fantastic Four #2, nel quale quel genio bislacco di Richards ipnotizza tre skrull per farli trasformare in maniera permanente in mucche (già). Una bizzarria ben ripresa e che sarà sfruttata ancora (come in quella perla di Skrull Kill Krew).
-la muffosità verbale dell'epoca assume qui tinte pre-bendisiane: l'artificiosa dialettica fra balloons di parlato e di pensiero (ne è un esempio Visione che parla distaccato e poi si sdilinquisce mentalmente per Wanda) è quanto di più goffo si possa immaginare.

Prossimo evento in programma
The death of Gwen Stacy

* il suo nome completo è Richard Milhouse Jones, e già qui si capiscono un sacco di cose

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