lunedì 22 dicembre 2008

Marvel Major Events: 4 - Secret Empire (Captain America #166-176, 1973-1974)

Trama
Capitan Ammerega, fra una super scazzottata e l'altra, si trova impegolato in un coup d'etat orchestrato dalla sinistrissima quanto influente organizzazione "Secret Empire" (e alla fine ci vanno di mezzo pure gli X-Men). Nel frattempo Falcon (in quel periodo co-titolare della testata) si fa un paio d'ali a Wakanda, courtesy of T'Challa (ovvero Black Panther), e salva le pallide chiappe di Cap a più riprese.
(dopo le mummie viventi arrivano anche il cinese immortale e il figlio dello scienziato pazzo nazista) (giuro)

Giudizio sintetico
Dal punto di vista narrativo la saga di Secret Empire non è un granché: il procedere è stracco e risibile (tanto che si può tenere una tabella di quante volte Capitan Ammerega viene gassato e si riprende prima del tempo grazie al suo fisicaccio, stendendo i cattivoni con un calcio alle caviglie), gli antagonisti sono vieppiù delle burlette ripescate da varie tradizioni (pulp magazines in testa), i supposti colpi di scena e capovolgimenti di situazione risultano essere delle pantomime al massimo farsesche (tranne che in pochissimi casi). Quello che però attira e risulta interessante sono, in mezzo a tutto questo ciarpame, i temi esplorati da Englehart, il quale non si fa problemi, da una parte, a trattare di manipolazione dei media e cospirazionismo politico, e dall'altra a scavare in maniera non banale nella psicologia di Rogers e nella questione razziale (anche se, in questo ultimo caso, certi stereotipismi non vengono affatto evitati). Insomma, la saga è molto diseguale, e alla fine è un peccato che le questioni affrontate a livello di soggetto siano immerse in una trama così goffa e sciocca.Son cose
L'Innominato a capo del Secret Empire viene, alla fine della fiera, smascherato ma non mostrato: una reticenza necessaria quanto bella, che i lettori più accorti si sapranno ben gustare*.Saltano agli occhi
-Englehart è al suo meglio quando setaccia e approfondisce la figura stessa di Captain America, sbalzando un profilo che diverrà poi la base di partenza per tutti gli autori futuri (l'intreccio, ripeto, purtroppo è una monnezza).
-Ai disegni, il Buscema già visto in The Kree-Skrull War si dimostra un po' più smaliziato, e leggermente meno ossequioso nei confronti di Kirby (il quale resta comunque un riferimento visivo ingrombrante).(way to go, Cap, way to go)

Prossimo evento in programma
The Korvac Saga

* vabbe', dai, vi risparmio la gugolata: Watergate

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la copertina [?] con lo j'accuse mi fa cappottare.

gualtiero ha detto...

è una prima pagina introduttiva - le copertine non erano un granché, e allora ho optato per questa (che anche a me ha fatto ridere molto)