martedì 6 gennaio 2009

THE CEREBUS COMPANION, 1

Cari concittadini,

lo staff di Nerditudine è orgogliosa di presentare una nuova e flamboiante rubrica: il
Cerebus Companion!

Inutile introdurre Cerebus. Chi lo conosce sa di cosa parliamo, chi non lo conosce imparerà a conoscerlo attraverso le bizzarre descrizioni del nostro nuovo nonchè sgamatissimo redattore. Finalmente anche in Italia si potrà leggere (in qualche modo) la serie americana che più di tutte si configura come serie di culto e allo stesso tempo nerdivora, farragginosa, claudicantemente slimegosa. E questo senza infrangere la legge sul copyright.
Con questa iniziativa Nerditudine tenta inoltre il colpo gobbo di avere più redattori che lettori, al motto di "Sono più quelli che la fanno, che quelli che la leggono": perciò si accettano candidature, rubriche o semplici boutade. In particolare, per raggiungere l'obbiettivo - oltre a pregare Marco di entrare nello staff con la sua preziosa competenza mangofora - abbiamo bisogno di redattori che NON leggano gli articoli scritti dagli altri. Il che è, naturalmente, un obbiettivo di difficile conseguimento, soprattutto se si cerca di ottenerlo attraverso i post...
Ma mi sto incartando.

Lasciamo spazio al Cerebus Companion: appena nato e già in grado di suscitare assuefazione!

castoroil

*** 

e quindi!, neghittoso vi presenta:

THE CEREBUS COMPANION
_1



Non leggo fumetti, se non sporadici: qualche graphic novel, qualche striscia e qualche vignetta, sempre però in forma di raccolta; odia i manga; normalmente il mio fabbisogno annuo di fumetti è soddisfatto durante la settimana scarsa di Lucca Comics, con estrazioni più o meno casuali dalle pile di acquisti dei suoi amici, loro sì, fumettari. Le uniche "serie" che ho letto con gusto sono state Transmetropolitan di Warren Ellis e Milk & Cheese di Evan Dorkin. E Cerebus. Insomma, i fumetti non sono la mia cup-of-tea. Non sono nemmeno sicuro di tipologie, definizioni e nomenclatura. Sono insomma la persona adatta ad una recensione numero-per-numero di Cerebus.

Cerebus è un fumetto indipendente. E' una serie conclusa: 300 numeri, bimensili prima, mensili poi: dal dicembre 1977 al marzo 2004. E' la più lunga serie in lingua inglese realizzata da un unico team creativo: a Dave Sim, l'autore, si affiancherà in corso d'opera Gerhard, il fido scenografo. Cerebus inizia, mi si dice, come una parodia dei fumetti fantasy, alla Conan; poi - ed in brevissimo tempo - diventa tutt'altro. Con i fascicoli originali alla mano possiamo assistere con agio, lungo la serie e in parallelo alla storia, all'evoluzione [involuzione? declino? crollo?] della mente di Sim; storia nella storia eccetera. Cerebus ha anche un ruolo fondamentale nelle vicende del fumetto autoprodotto [more on this, later].

Cerebus è un aardvark [un oritteropo, earth-pig o maiale di terra, Orycteropus afer per i linneiani] grigio e peloso, antropomorfo e bipede, misantropo, amorale, ubriacone, avido e bastardissimo. Un personaggio stracazzuto, infilato in un mondo fantasy a dimensione principalmente umana [more on this: esatto, avete capito].

Cerebus No.1, dicembre '77 - gennaio '78

Il primo numero è quindi, a tutti gli effetti, una storiella fantasy di tutta modestia: con l'arrivo a cavallo e la taverna, il mercenariato e la magia, il gioiello da ritrovare e scheletri animati, mostri d'incantesimo e un negromante vecchio di secoli: una cascata di loti allucinogeni a sua difesa, e Il Nostro che esclama: "Se Cerebus deve essere sconfitto, che sia per spada o necromanzia... non per dannate petunie*".

Le ruote sono ben lungi dall'ingranare: il tratto è ancora goffo, Cerebus ha un proboscidone di lunghezza variabile a seconda della prospettiva, il lettering è "normale" e sciatto, i dialoghi sono decisamente cheesy, pomposétti e stereotipati. Ma basta pazientare: davvero poco...

* e a proposito di petunie, se ne vedranno delle belle.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

cazzuuuu, Neghiottoso, mi aspetto grandi cose!!
Questo blog sta diventando un must!!!

Mai più senza!

Marco

neghittoso ha detto...

non ti deluderò, giovane! [ma leggiti il post di oggi, e vedi cos'ho provato]