venerdì 20 agosto 2010

ancora mutanti!, scrittori!, ...e scienziati pazzi assassini!


BACK IN ACTION!!

x men forever 2 by claremont & grummett

La marvel sicuramente sente di avere qualche debito nei confronti di claremont, non c'è altra spiegazione. saranno le decine di migliaia di copie vendute negli anni 80 con uncanny x men (ma magari c'entravano anche disegnatori tipo john byrne, paul smith, john romita jr, marc silvestri e jim lee?!?!) , sarà che magari è amico di quesada, o consigliere di bendis, sarà... ma insomma, sta di fatto che nemmeno a jack kirby sono state concesse tante e tali libertà. claremont scrive una cosa tutta sua, si potrebbe dire quasi un progettino autoriale, ma lo fa usando i personaggi e i soldi della marvel.
perché?
perché quando ha provato a farlo coi soldi della dc si è dovuto inventare tutto (personaggi, situazioni, etc...) e il progetto è naufragato. sì: parlo di sovereign seven. una buffonata incredibile, che la dc cancellò in due anni. ma almeno all'epoca claremont era quello dei 16 anni sugli x men, era una superstar, si pensava che facesse vendere.
e oggi?
oggi claremont non è più un nome di grido, ma quesada, o chi per lui, ha deciso che insomma, non ci sono poi tante testate mutanti in giro e tutto sommato è anche giusto soddisfare la curiosità che ha tenuto col fiato sospeso milioni di fan in tutto il mondo: che cosa sarebbe successo agli x men se nel 1991 il malvagio editor bob harras non avesse deciso di sostituirlo con altri scrittori?

... meno male, va. adesso possiamo toglierci lo sfizio di sapere la risposta al fatale interrogativo.
e qui viene il divertente: scrivere le seguenti righe è stato meraviglioso.
vai avanti o lettore, e scopri cosa si cela nello scrigno delle trame segrete di chris claremont.

wolverine muore ucciso dal consorzio, un'organizzazione che fa tutto quello che tutte le organizzazioni fanno nel mondo degli x men: cerca di eliminare tutti i mutanti. e nel fermare le azioni corrotte del consorzio (di cui faceva parte, ma noooooo!!, anche tony stark) perde la vita anche hank mc coy, la bestia. con uno sconvolgente colpo di scena tempesta si incazza con tutti gli x men (in particolare con kitty pride, rea di averla sfigurata in volto) e decide di ritagliarsi un pò di spazio per sè. così invade il wakanda, rovesciando con la violenza pantera nera. fortunatamente il suo posto negli x men viene preso da una versione adolescente di se stessa, di cui dovremo capire di più in futuro, perché per ora il suo passato e i suoi scopi sono avvolti nel più fosco mistero.
nightcrawler, sospetto per uno scambio di poteri con rogue, è diventato umano, ma assorbe i poteri e i ricordi di coloro che tocca. e rogue invece? rogue è diventata blu, ha la coda e si teleporta. no comment.
e poi...
e poi i mutanti devono fare i conti con il "mutant burnout", la condizione che porta i mutanti a morire anzitempo.
e poi , siccome sono cacciati, temuti e reietti, decidono di architettare il più grande piano di sempre per difendersi: fanno esplodere la x-mansion e fingono di essere mortiiiiiiiii!!!
con tali e tanti problemi, potrà essere di aiuto il professor xavier?
ma che, scherziamo?! se al posto di comando c'è claremont è ovvio - ma ovvio, no? - che xavier è nello spazio.

ma andiamo, su.
il problema qui non sono le trame. il problema è che claremont ha un suo piccolo universo marvel che gestisce a suo piacimento; e siccome non è abbastanza, dopo la prima serie gliene fanno fare una seconda, con cadenza quindicinale.
allora, siccome non ho pregiudizi contro nessuno, ho pensato di cercare una qualche sua intervista recente per capire l'uomo. e mi sono trovato a leggere delle risposte saccenti, dette con tono sprezzante da uno che crede di sapere cosa vogliono leggere i lettori. cioè, lui non pensa di scrivere una cosa di nicchia, lui pensa di scrivere gli x men: è convinto che i lettori vogliano continuare a leggere questa merda (io lo farò, questo è certo). lui parla come un uomo a cui hanno scippato gli x men - maledetto harras, e maledetti tutti quei farabutti della marvel degli anni '90 - e li hanno dati in mano a gente malintenzionata come lobdell, nicieza e soprattutto - e qui casca l'asino, perché claremont gli dimostra insofferenza e grande rancore - morrison.
ma basta, torniamo a parlare del fumetto. bisogna ancora dire qualcosa sui disegni, no?
allora, il disegnatore è tom grummett. lati positivi: non dipinge. per il resto sembra di leggere una storia disegnata da cockrum, con i personaggini piccoli e muscolosetti che sembrano tutti teen-ager. nient'altro da aggiungere, a me non piacciono.
prima di lasciare l'ultima parola al nerd, desidero insistere su un concetto: jack kirby non ha ricevuto tutti questi onori.

il giudizio del nerd: # (su cinque)

comunque, nel mondo dei comics sembra spirare aria di ritorni in questo periodo: insieme a claremont, è tornato nel ruolo - ma a me sembra incredibile - di disegnatore regolare di uncanny x men nientepopòdimenoche il mitico whilce portacio. e soprattutto è tornata louise weezie simonson, per un progetto entusiasmante che non mancherà di lasciare col fiato sospeso i lettori: x factor forever. ecco il piano dell'opera: cosa sarebbe successo se nei primi anni '90 la simonson non fosse stata costretta da harras a lasciare il posto di scrittrice su x factor a favore di peter david?
o mio dio, dove l'ho già sentita questa? ... ma ne parlerò più avanti, nella prima puntata dell'angolo della malvagità.

[CLASSIC REVIEWS] (uahuah, mi piacciono i titoli della rubriche).
greystorm 1-11 by bonelli editore


osservare i movimenti della bonelli negli ultimi anni è interessante: alla bonelli non si fa niente a caso. e la bonelli è cambiata molto, negli ultimi 15 anni: una volta esistevano solo le serie infinite, non legate ad autori particolari ma scritte ogni mese da un diverso sceneggiatore, una volta non c'erano riferimenti - se non raramente - a storie passate, una volta non c'era continuity e le storie erano sostanzialmente autoconclusive.
qualcosa è cambiato col debutto di nathan never -nei primi anni 90, in pieno boom dei supereroi in italia, basti pensare che nasceva appunto la marvel italia ed esistevano riviste come american heroes e all american comics - che aveva una sua continuity, un sacco di misteri che venivano centellinati numero dopo numero, uno stile di disegno meno ingabbiato nelle griglie bonelliane.
poi sono venuti progetti legati a singoli autori: julia di berardi, gea di enoch, napoleone di ambrosini, magico vento...
poi sono arrivate le miniserie: brad barron, volto nascosto, caravan, e ora è la volta di greystorm.
che passo in avanti fa fare alla bonelli una serie come greystorm?
fondamentalmente greystorm è un romanzo - disegnato - a puntate. di greystorm non si può leggere un numero (anche se è una lettura accessibilissima): per sapere l'inizio e la fine bisogna leggerseli tutti.
si tratta di una bella lettura, a mio avviso. il primo episodio non è rappresentativo, serve solo come preludio alla vicenda che per il resto, dopo un inizio avventuroso ed "esplorativo" quasi alla jules verne, scivola in modo abbastanza inatteso verso la cronaca di un conflitto devastante, in cui in palio c'è il futuro dell'umanità.
greystorm è un villain, come direbbero gli americani. non è buono, lo si capisce dal primo numero. e non è nemmeno uno scienziato pazzo, perché la pazzia potrebbe quasi giustificare le sue azioni. greystorm è un uomo ossessionato dalla vendetta e dall'egocentrismo. questo è il motore di tutta la storia, che viene narrata da diverse angolazioni, da quella del malvagio inventore, a quella dell'amico mecenate, a quella dei figli del migliore amico divenuto ormai nemico da abbattere, a quella di coloro che di volta in volta nel corso degli undici numeri si trovano ad essere coinvolti nella guerra per il controllo della razza umana.
niente male anche i disegni, opera di vari autori che riescono a dare uniformità ai propri stili e a creare un flusso unico di disegni per tutta la durata della storia: d'altronde gli albetti di greystorm non sono episodi, ma capitoli di un unico romanzo.
la valutazione non potrebbe essere migliore, tenuto conto del fatto che di fumetto bonelli stiamo parlando. lettura di pura evasione, divertente e leggera, ma fatta bene. probabilmente il miglior lavoro della carriera di antonio serra.
ah, per la cronaca: la miniserie è divisa in dodici numeri, ma la storia occupa solo i primi undici. il dodicesimo albo (di lunghezza doppia) fornirà un dietro le quinte alla lavorazione della serie, e tre storie che andranno a spiegare alcuni punti rimasti oscuri nel corso della saga: anche questa, nel suo piccolo, è una rivoluzione del made in bonelli.

il giudizio del nerd: #### (su cinque)

e ora vado a leggere new mutants forever, la miniserie che svelerà finalmente al mondo cosa sarebbe successo ai nuovi mutanti se...
nooooo bastaaaaaaa.
ma è così: cosa sarebbe successo se...
...nel 1986 claremont non avesse lasciato la direzione della serie a favore di louise simonson. giuro, è tutto vero. queste testate esistono, qualcuno ha deciso di pubblicarle.

mi fiondo a leggerla.

next: altri zombie, ma americani! e forse, ma forse, qualcosa di completamente nuovo: il wonder boy del fumetto seriale americano, john hickman, sui fantastici 4. ne vedremo delle belle!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ragazzo, io il 5x1000 te lo darei volentieri per leggere bisettimanalmente le tue recensioni!
E chissà quanti altri farebbero lo stesso!!
Vai così!!!

alberto ha detto...

comincia col dammi il 5 per 1000, bello.