giovedì 1 maggio 2008

iron man: legacy of doom (1 of 4)


esce il film di iron man e la marvel decide di fare tutto il possibile per promuoverlo: alla splendida serie regolare (che meriterebbe una recensione a parte ma che qui, per brevità, accostiamo al cap di brubaker per qualità e atmosfere) si aggiungerà una seconda serie mensile (che durerà quanto? 12? 24 numeri? ...quanto ci metteranno, prima di dire che fin dall'inizio era stata concepita come una maxiserie? oppure -orrore!- andrà a sostituire l'altra testata? mah...), e poi usciranno un pò di one-shot derivati dal film.
ma a quesada tutto questo non basta: lui tutto può, e nell'occasione riesuma un trio creativo di tutto rispetto, che ci fa ritornare indietro agli anni 80, quando iron man era solo la guardia del corpo di tony stark. david michelinie, ron lim e bob layton. ron lim non c'entra un cazzo, ma gli altri due hanno scritto molte pagine importanti della storia del buon tony: la saga dell'alcolismo, le stark wars (altrimenti detta guerra delle armature), la saga della paraplegicità (io la chiamo così: c'era una ragazza di tony stark che gli sparava e lo riduceva in sedia a rotelle e ce la menarono per 50 numeri buoni prima di farlo camminare di nuovo, manco fosse charles xavier), e tante altre ancora. insieme hanno scritto anche alcune pagine un pò imbarazzanti, tipo quelle storie in cui iron man e doom si ritrovavano a combattere ai tempi di re artù contro la strega morgana le fay.
ecco, questo legacy of doom riprende esattamente queste ultime storie e si pone come capitolo finale di una trilogia cominciata tanti anni fa. in breve: doom trascina iron man all'inferno e lo lascia preda di mefisto, in cambio di non si sa cosa... il resto lo scopriremo nei prossimi numeri. disegni decenti che in effetti, grazie alle chine di layton, ci restituiscono l'iron man dei tempi andati (con la mia armatura preferita che, come all'epoca, ha ripreso a scintillare: ultimamente la disegnano sempre un pò opaca...) ; storia senza guizzi ma neppure illeggibile. il mio cuore di fan nostalgico apprezza, a coloro che andranno a vedere il film penso che non potrà fregargliene di meno.

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