martedì 26 febbraio 2008

New Avengers: Illuminati #1-5


Che poi 'sta storia del circolo segreto vien pure fuori divertente: cinque numeri a rovistare un po' nel torbido, che vorrebbero essere retcon senza cambiare in verità nulla (ma non è questa l'essenza di ogni retcon?), giusto dando qualche giustificazione in più alle main storyline che riguardano i personaggi coinvolti (Civil War, tutti gli ultimi archi Hulk, la prossima Secret Invasion), o magari sistemando un paio di cose qua e là (le Infinity Gems), o ancora gettando qualche filo che si potrebbe riprende o no alla bisogna (il Beyonder, che qua salta fuori essere un mutante inumano (e abbiamo perso il conto delle varie nature attribuite a questo obbrobrio di shooteriana memoria)). Le pagine spassose non mancano, ma l'impressione principale è che si dovessero sistemare, forzatamente o meno, i profili dei personaggi per farli combaciare con quelli emersi durante la Civil War: ecco allora un Namor schizoide esagitato (più del solito), Richards e Stark due stronzi fatti e finiti, Strange sciapone, Xavier incattivito, Black Bolt - be', uno skrull.
La logorrea di Bendis sembra abbastanza ben incanalata dal più pugnace Reed, e i dialoghi filano via meglio del previsto. Le matite di Cheung sono puntuali, precise, dettagliate e tutto il resto (oh, d'altra parte è una "young gun", non ci si aspetta mica di meno).

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