giovedì 1 maggio 2008

Wonder Woman 18 - Per la mia generazione Wonder Woman è Lynda Carter e basta. Mai considerata una gran figa, anzi: aveva qualcosa ai miei occhi che rendeva privo di alone erotico anche il costume da supereroina, che, diciamocelo, possiede tutte le potenzialità per essere un feticcio come si deve. Questo per dire - ma non so se è solo una questione generazionale - che io questo fumetto non so se lo capisco del tutto. Perché se lo prendo seriamente mi sembra che mi prenda per il culo. Se invece lo prendo come uno scherzo, ho il sospetto che non lo sia. Cioé: ci sono delle pagine, intere sequenze per dio, che ti fanno sospettare non tanto che sia fatto male (perché non è fatto male, per niente, testi e disegni sono pure belli a volte), ma che la chiave di lettura non sia mai quella che adotti tu. Qualcuno mi aiuta?

1 commento:

gualtiero ha detto...

lascia parecchio perplesso pure me. Sembra un tranello continuo, e non si capisce se i cambi di registro siano modulazioni ironiche o inganni seriamente architettati. O forse è semplicemente una sorta di apologia della multiculturalità, declinata in vari ambiti (il corteggiamento, il tributo, la statua, il cibo, l'ordinamento sociale etc).